La filosofia non consiste nell’insegnamento di una teoria astratta, e meno ancora in un’esegesi dei testi, ma in un’arte di vivere, in un atteggiamento concreto, in uno stile di vita determinato che impegna tutta l’esistenza.
Fare pratica e consulenza filosofica significa riscoprire il senso più profondo della filosofia antica, fin dalle sue origini, quale modo di vivere e strumento di conoscenza e cura di sé e degli altri attraverso il dialogo, nel senso in cui lo intendeva e praticava Socrate. Il filosofo utilizzava il dialogo quale arte maieutica, di generazione di sé attraverso il confronto con l’altro.
Il lavoro filosofico è finalizzato a fare emergere, per trasformare e ampliare, le “visioni del mondo” dell’ospite/consultante, che determinano molto concretamente le sue scelte di vita pratica. Come diceva il filosofo antico Epitteto: “Non sono i fatti a turbare gli esseri umani, ma le loro rappresentazioni”. Si lavora sulle idee che determinano il nostro modo di stare al mondo, per migliorare concretamente il nostro vivere quotidiano e il nostro benessere interiore.
Il lavoro filosofico è propriamente – come spesso in architettura – piuttosto un lavoro su se stessi. Sul proprio modo di vedere. Su come si vedono le cose e su che cosa si pretende da esse.
La maturazione della nostra visione del mondo è un perpetuo processo di movimento […] un pensiero vivo, l’angolo visuale che sappiamo nostro e in cui siamo presenti con la nostra viva vita.
Per un approfondimento delle metodologie (con autori di riferimento e indicazioni bibliografiche) e per degli esempi concreti di pratica e consulenza filosofica, vi invito a leggere il mio libro, Filosofia dentro. Pratica e consulenza filosofica in carcere. Metodi e esperienze, in cui racconto il progetto “Filosofia come cura di sé. Dialoghi dal carcere” (tuttora attivo), da me ideato e condotto dal 2014 come esperienza del tirocinio di master in consulenza filosofica presso l’Istituto penale minorile Ferrante Aporti di Torino, esteso dal 2016 anche al carcere Lorusso e Cutugno (sezione di alta sicurezza-Vallette) e all’USSM (Ufficio Servizi Sociali per Minorenni del Dipartimento di giustizia) e in altri contesti.
Quali problemi/temi si affrontano nella consulenza e nella pratica filosofica?
- Crisi personali esistenziali (legate a diversi fattori: lutto, problemi nelle relazioni sociali, familiari, sentimentali, lavorative ecc.)
- Accompagnamento in situazioni complesse (momenti di forte trasformazione personale che generano ansia, legate al cambiamento di professione, alla disoccupazione e alla ricerca di lavoro, separazioni familiari, migrazioni ecc.)
- Crisi esistenziale generale e domanda di senso (crisi legata a senso di incertezza e precarietà..)
- Problemi di autostima e demotivazione
- Accompagnamento nello start up di imprese e progetti personali e/o sociali
- Come migliorare la qualità della vita all’interno di un’organizzazione (azienda, associazione, scuola, istituto…)
Chi sono i destinatari della consulenza filosofica?
Singoli individui e gruppi o enti (associazioni, aziende, scuole, case per anziani, comunità per minori, enti locali, carcere).